REGOLE DI VITA COMUNITARIA
Pur riconoscendo, e cercando di prevenire, i danni alla salute derivanti dall’uso di tabacco, in Comunità è tollerato fumare. Per tutelare i non fumatori è consentito fumare solamente all’esterno degli edifici; non è consentito fumare sui mezzi di trasporto in dotazione alla comunità.
Il Programma Terapeutico dei servizi residenziali prevede il rispetto di alcune regole significative per la vita in Comunità, e la modificazione dello stile di vita personale.
Di seguito un breve elenco delle stesse:
- Consumo di sigarette limitato
- Consumo di bevande alcoliche non permesso
- Ordine e pulizia personale dell’ambiente
- Rispetto di sé e degli altri
- Rispetto degli orari delle attività lavorative e del tempo libero
- Rispetto degli impegni e delle attività terapeutiche ed educative
- Consumo di sigarette limitato
- Non è possibile assumere cibo fuori dall’orario dei pasti, se non su prescrizione medica
- Non è possibile cucinare pasti individuali, se non su prescrizione medica
- Pulizie e riordino della struttura spettano a tutto il gruppo. Ogni giorno si provvede al riordino delle camere e degli ambienti comuni, come pure alle pulizie di stoviglie e cucina. La domenica mattina, di norma, si effettuano le pulizie generali di tutti gli ambienti
- Nell’ottica della responsabilizzazione del soggetto, elementi quali sigarette, radio, televisione, riviste, eccetera, sono presenti nella vita di comunità attraverso la logica della gestione e non più della dipendenza.
Diritti degli ospiti
Elenchiamo di seguito i diritti fondamentali da rispettare nei confronti degli ospiti:
- Garantire le proprie scelte spirituali e religiose, nel rispetto della vita comunitaria
- L’utente ha il diritto di essere curato, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni politiche e religiose
- L’utente ha diritto ad ottenere informazioni dettagliate e comprensibili relative alle prestazioni e al progetto educativo/terapeutico individuale, nonché a esprimere le proprie idee rispetto al servizio nel suo complesso
- L’utente ha il diritto di mantenere contatti con i propri familiari, nei tempi e nelle modalità previste dal progetto terapeutico individualizzato specifico
- L’utente ha il diritto, in qualsiasi momento, a interrompere il suo percorso terapeutico
Obblighi degli ospiti
- Osservare le norme e gli orari della vita in struttura
- Compartecipare alla cura e al mantenimento dell’ambiente educativo secondo l’ottica del mutuo e reciproco aiuto fra pari
- Divieto di introdurre sostanze stupefacenti e alcool, nonché esercitare atti di violenza sia fisica che verbale nella struttura; questi atteggiamenti potrebbero comportare l’immediato allontanamento dalla Comunità
- Obbligo a mostrare il contenuto di borse, abbigliamento o altro agli operatori presenti, al fine di evitare l’introduzione di sostanze psicotrope o alcool
- Obbligo a sottoporsi ai test del controllo delle urine o della saliva per verificare eventuali assunzioni di alcool o di sostanze stupefacenti
- Non allontanarsi dalla struttura senza previa autorizzazione da parte di un responsabile. In caso di mancato rispetto della norma, si può considerare la fuga come una interruzione spontanea del percorso e l’utente può non essere ripreso nei servizi
- Rispettare le norme di igiene personale e degli ambienti
- Non usare un linguaggio volgare od offensivo. Sono vietati insulti e bestemmie
- Obbligo ad assumere i farmaci prescritti dal medico di base, dallo psichiatra o da altri specialisti
NORME DI COMPORTAMENTO
Nella filosofia della nostra Comunità pedagogico-riabilitativa, l’obbligo di rispettare delle norme di comportamento ha come principale obiettivo quello di insegnare agli ospiti uno stile di vita più funzionale del loro precedente.
Per questa motivazione ci teniamo a specificare che:
- Tutti i membri del gruppo, durante la permanenza in struttura, sono pienamente responsabili della loro vita e della struttura stessa in tutti i suoi aspetti
- Pur mantenendo l’attenzione su ogni progetto educativo individualizzato, le esigenze del singolo non possono essere prevalenti su quelle del gruppo
- Non sono ammessi comportamenti a rischio di trasmissione di infezioni
- Gli arredi, le attrezzature e gli strumenti presenti sono a disposizione di tutti i membri del gruppo, che sono invitati a utilizzarli con attenzione e responsabilità
- La motivazione personale è l’elemento determinante per la buona riuscita del percorso in Comunità
- Sono considerati diseducativi discorsi e riferimenti che esaltino e ripropongano lo stile di vita di tossicodipendente, di detenuto in carcere, di persona deviante
- Tutti i componenti del gruppo, a partire dall’ultimo arrivato, hanno pari dignità
- Per quanto concerne gli uomini, bisogna curare il proprio aspetto, in modo particolare la barba e i capelli
- E’ vietato l’uso di orecchini, piercing, dermal o di oggetti simili a questi
- Le responsabilità assegnate a un componente del gruppo sono finalizzate alla sua maturazione personale e non devono trasformarsi in autoritarismo sugli altri
- La vita di comunità è fondata sulla trasparenza e sulla sincerità di tutti i membri del gruppo, di conseguenza sono fermamente vietati atteggiamenti di omertà
- Le relazioni con persone esterne alla struttura (compresi i propri familiari) vanno sempre valutate e mediate dallo staff, tenendo conto del progetto educativo individualizzato
- Non sono consentiti rapporti con persone che facciano uso di sostanze stupefacenti o abusino di alcolici né con persone che mantengano atteggiamenti illegali
- In base alla fase del proprio percorso terapeutico individualizzato, può essere consentito l’uso del telefono cellulare, con l’obiettivo sia di mettere alla prova la nuova autonomia sia di favorire i contatti con il territorio in vista di un reinserimento lavorativo e sociale
- La trasgressione delle regole di vita comunitarie o delle norme di comportamento può comportare l’applicazione di provvedimenti disciplinari, stabiliti dallo staff